Il Centro Fisioterapico
Il progetto della costruzione del centro fisioterapia nel villaggio di Botyagata in Bangladesh, era in cantiere da tempo, tanto che avevamo acquistato nel 2016 il terreno che si vede nella foto.
Nel cartello i locali ci hanno assicurato che c’è scritto “Proprietà di Pang’ono Pang’ono”.
Al nostro ritorno dalla nostra visita in Bangaldesh, a novembre 2017, eravamo ancora più convinti che fosse uno dei progetti più importanti da realizzare.
Si calcola che in questo paese siano circa il 31% della popolazione e i bambini con disabilità circa 3,4 milioni. Povertà e disabilità sono spesso connesse: tra i fattori che si riconoscono come causa di disabilità vi sono le dure condizioni di vita, l’accesso limitato alle strutture sanitarie (la sanità è tutta a pagamento), la scarsa igiene. Inoltre la disabilità in questo paese è qualcosa di cui temere, vergognarsi o ridere.
E’ credenza comune che sia causata da forze soprannaturali o da spiriti maligni e che la maggior parte di coloro che ne sono affetti non sia curabile. Le madri che vorrebbero prendersi cura dei figli con disabilità, spesso sono costrette ad abbandonare i mariti e i familiari. Sovente i disabili trascorrono le loro giornate sui pavimenti di povere baracche di fango, in condizioni igienico-sanitarie molto precarie, per la cultura locale sono “Maledetti da Dio”.

Ruma
Qualche anno fa Rudy, il nostro cooperante in Bangladesh, ha conosciuto Ruma (la ragazza nella foto accanto) che in seguito ad un incidente aveva riportato gravissimi handicap fisici. Abbiamo così contattato un fisioterapista locale e le abbiamo costruito una piccola casetta di due stanze.
Ruma, pur rimanendo sulla sedia a rotelle ha notevolmente migliorato le proprie condizioni di vita così, per sdebitarsi, ha messo a disposizione la sua casetta per far sì che due volte la settimana il fisioterapista vada a fare le visite a chiunque ne abbia bisogno.
Nella foto a destra però si vede dove vengono fatte le visite: nella “camera” dei genitori della ragazza, dove il letto tocca nelle pareti ed il dottore e costretto a salirci sopra.
Inoltre si è sparsa la voce che “viene il dottore” e la fila delle persone che aspettano si è raddoppiata. Ecco allora che grazie ad una generosa donazione all’inizio del 2018 abbiamo cominciato subito i lavori e in breve tempo è stato costruito l’edificio. Le attività sono cominciate e il centro sta funzionando benissimo.
Ad oggi si registrano sedici pazienti adulti di cui undici adulti di età compresa fra i venti e i settantacinque anni e cinque bambini fra i quattro e gli undici anni. Ci sono anche dodici pazienti in lista di attesa che verranno presto ammessi, non appena arriverà il nuovo fisioterapista di supporto.
Attualmente il centro di fisioterapia dispone di lettino, cyclette, sbarre per camminare, spalliera e cavi elastici alla parete.