Quaderni per crescere
L’istruzione scolastica in Bangladesh non è obbligatoria. La scuola primaria inizia a 6 anni e dura 5 anni. Quella secondaria (principalmente gestita da privati) inizia a 11 anni e dura fino al compimento del 18° anno di età. Il tasso di analfabetismo raggiunge il 45% della popolazione. Si accede a scuola solo se già alfabetizzati e questo esclude spesso i più poveri. Anche le donne sono ancora spesso escluse dall’istruzione, un obiettivo non sempre sentito come importante e significativo per il ruolo che spesso ricopre la donna in questo Paese.
La presenza delle istituzioni scolastiche in Bangladesh è solitamente garantita nelle città più grandi, mentre non sempre le zone rurali e i piccoli villaggi possono contare sulla presenza di scuole e maestri. E proprio per garantire l’istruzione ai ragazzi dei villaggi tribali abbiamo costruito ben sei scuole nei villaggi di Deluti, Kolisha, Panchali, Elaipur, Shibnogor e Botyanata nella divisione di Khulna (in questo sito sono in preparazione delle pagine dedicate alle nostre scuole).
Sulla base delle donazioni annuali che vengono inviate alla Pang’ono forniamo del materiale didattico ai nostri alunni, tra cui i quaderni. Si consideri che accogliamo complessivamente oltre 1000 bambini nelle nostre scuole. Provvediamo a stampare i quaderni in Bangladesh ed ognuna delle copie ha un numero di serie. I maestri delle scuole li consegnano personalmente ad ogni singolo bambino e sopra un registro scrivono il nome dell’alunno e il numero del quaderno che gli è stato assegnato. Tutto questo per evitare che il bambino possa rivendere il quaderno, oppure che gli venga rubato.
La scuola per noi è la base per la crescita della persona e di un popolo. Riportiamo le parole di Malala Yousafzai, studentessa e attivista pakistana, che all’età di 14 anni venne ferita gravemente alla testa in un attentato sul bus mentre andava a scuola e divenuta poi il simbolo per la difesa dell’istruzione ottenendo il Premio Nobel per la Pace nel 2014: “Lasciateci ingaggiare una lotta globale contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo e lasciateci prendere in mano libri e penna. Queste sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo”.